
Orologi biologici e sonno: quando la scienza incontra il ritmo della vita
Giovedì 10 aprile, la Casa di Cura Parco dei Tigli ha avuto il piacere di ospitare una conferenza d’eccezione dal titolo Orologi biologici e sonno, che si è tenuta presso l’Auditorium del sesto piano. L’incontro, rivolto a medici, operatori sanitari e cittadini, ha visto come protagonisti due tra i massimi esperti internazionali nel campo della cronobiologia e dei ritmi circadiani: il Prof. Rodolfo Costa e la Prof.ssa Sara Montagnese.
Due voci autorevoli della scienza italiana e internazionale
Il Prof. Rodolfo Costa, CNRAssociato Senior presso l’Istituto di Neuroscienze del CNR e già Professore Ordinario di Genetica all’Università di Padova, è un nome di riferimento nella ricerca sulla cronobiologia e sulla genomica funzionale. È stato anche Presidente dell’Associazione Genetica Italiana e ha contribuito in maniera significativa alla comprensione dei meccanismi genetici che regolano i ritmi biologici.
La Prof.ssa Sara Montagnese, attuale Professore Ordinario di Medicina Interna all’Università di Padova e già Direttrice della Sezione di Cronobiologia dell’Università del Surrey (UK), ha portato la sua esperienza clinica e accademica sui disturbi del ritmo circadiano in medicina. Autrice di numerosi studi scientifici, la sua ricerca si concentra in particolare sull’impatto dei ritmi alterati nella pratica clinica quotidiana.
Il ritmo circadiano: un orologio interno per la nostra salute
Durante l’incontro, i due relatori hanno spiegato in maniera chiara e coinvolgente il concetto di ritmo circadiano: un ciclo biologico di circa 24 ore che regola numerose funzioni fisiologiche, tra cui il sonno, la secrezione ormonale, la temperatura corporea e l’attività metabolica.
Questi ritmi sono regolati da un orologio centrale situato nell’ipotalamo e sono sincronizzati con l’ambiente esterno principalmente attraverso la luce. Tuttavia, l’organismo umano possiede anche numerosi orologi periferici presenti nei vari organi, che rispondono a stimoli diversi come l’alimentazione, l’attività fisica e l’assunzione di farmaci.
Un sonno di qualità, spiegano i professori, non è solo una questione di ore dormite, ma di sincronia con l’orologio biologico. Disturbi del ritmo circadiano – come quelli indotti da turni di lavoro notturni, jet lag, uso eccessivo di dispositivi elettronici prima di dormire – possono contribuire allo sviluppo di disturbi del sonno, ma anche a patologie croniche come obesità, diabete di tipo 2, depressione e malattie cardiovascolari.
Sonno e cronobiologia: una sfida per la medicina moderna
Una parte importante della conferenza è stata dedicata all’impatto clinico della cronobiologia. Secondo i dati presentati dalla Prof.ssa Montagnese, il 30-40% della popolazione soffre, in misura variabile, di disturbi del sonno, e una parte significativa di questi è riconducibile a desincronizzazioni tra orologio interno e ambiente esterno.
Un impegno per la salute integrata
La Casa di Cura Parco dei Tigli, con eventi come questo, rinnova il proprio impegno nella promozione della medicina integrata e basata sull’evidenza, offrendo spazi di aggiornamento scientifico ma anche di riflessione sul benessere quotidiano. Comprendere i nostri ritmi interni, e rispettarli, è un primo passo fondamentale verso una vita più sana, equilibrata e armonica.